U Clandistinu
Formato 15×21
Pagine 224
Prezzo € 15,00
ISBN 978–88–942844
Il libro si articola su storie vere in parte romanzate che attingono ad un fenomeno di scottante attualità con risvolti inediti che stimolano la curiosità del lettore. I principali protagonisti sono: Andres Buono un indipendentista Corso, Marcos Guzman suo amico e socio in affari a Quito in Ecuador e Francisco Muñoz capo dell’intelligence dell’Ecuador. Il libro si sviluppa su due “episodi temporali”, il primo ambientato nel 2007, quando Andres accetta l’incarico di ritornare a Quito per cercare di riportare a casa un giovane rampollo di una famiglia importante di Nizza arrestato perchè trovato all’aeroporto di Quito con 4 Kg. di cocaina. Il secondo è ambientato nella metà degli anni novanta quando Andres accusato del delitto del prefetto di Ajaccio, anche se innocente, è costretto ad allontanarsi dalla sua amata Corsica per finire clandestino in Ecuador.
La clandestinità per Andres durerà il tempo di un soffio. Francisco Muñoz, alto ufficiale dei servizi segreti di quello Stato, individuerà, grazie ad una fortuita coincidenza, Andres come l’uomo più ricercato di Francia. Andres non verrà né arrestato, né estradato ma verrà utilizzato come corriere per un trasporto, oltre confine tra Perù ed Ecuador, di 80 Kg. di cocaina del tipo “la perla”, la migliore, la più ricercata e la più costosa in assoluto. Cocaina per un pagamento alle prestazioni della Sûreté (servizi segreti Francesi) a favore dell’Ecuador per l’incombente “guerra de los Andes” contro il Perù. Stupefacente, come moneta di scambio così è stato pure per la Cia Statunitense che negli anni settanta non solo si era limitata ad importare e trafficare cocaina nel territorio nord-americano ma, anche, a coltivarla e produrla nel Choco una striscia di confine tra la Colombia e lo stato di Panama. Anche il Mossad Israeliano si fece pagare con quintali di cocaina dai colombiani di Rodríguez Gacha, il più grande narcotrafficante di tutti i tempi, per i suoi “servigi” da ex loro agenti per realizzare e addestrare l’esercito personale del narcotrafficante.
Stupefacente, come piano criminale nella Ragion di Stato. Una genialità secondo alcuni, una barbarie secondo altri.
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