Santiago de Cali (Cali) due milioni e mezzo di abitanti, più di un milione a rischio di povertà. Adolfo Pérez Esquivel, argentino, Premio Nobel per la Pace ebbe a dire: ”La grande ricchezza dell’umanità sta nella solidarietà”.
Il covid-19 ha colpito mezzo mondo e si appresta a colpire l’altra metà del pianeta. Nazioni ricche, potenze mondiali sono afflitte da questo “mostro” con decine di migliaia di morti. Nazioni e Potenze organizzate al meglio… tanto da poter costruire dal nulla, e in soli dieci giorni, ospedali moderni con attrezzature all’avanguardia. Eppure paesi come l’Italia, la Spagna, la Francia e presto l’Inghilterra sono al collasso sanitario, così come si prepara allo sfacelo New York e l’intero stato Nord Americano.
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Se queste grandi nazioni sono entrate in crisi pensiamo a quello che sta per accadere nei paesi –cosiddetti– del terzo mondo, caratterizzati da un basso prodotto interno lordo pro-capite, da una elevata crescita demografica, una conclamata povertà e da una struttura produttiva fortemente dipendente dall’importazione di capitali e tecnologie dai paesi industrializzati, cioè da quelle nazioni e potenze che in questo preciso momento si trovano in situazione di estrema criticità a causa del coronavirus.
L’idea è venuta a Susan, mia moglie, l’aveva già pensata qualche anno fa quello di preparare pasti pronti nella nostra cucina e distribuirli agli abitanti nella strada, in breve organizzò una struttura che reperisse fondi, che acquistasse prodotti alimentari e li cucinasse per distribuire pasti caldi, coinvolgendo anche i miei due figli adolescenti, ogni quattro sere alla settimana per mesi e mesi i dimenticati potevano pasteggiare con un pasto caldo. Riuscirono a distribuire anche abbigliamento e medicinali. Ora la situazione è diversa il COVID-19 non ci permette di avere incontri ravvicinati con loro, i nostri due ragazzi sono ancora adolescenti, il pericolo di un contagio da virus è concreto. Le stesse autorità ci impongono solo due uscite alla settimana con un sistema che si chiama “Pico y Cédula”: l’ultimo numero del documento d’identificazione regola la nostra uscita di casa e solo per approvvigionarci e pagare i servizi. Aspettiamo insieme alle donazioni anche consigli, idee, una vostra collaborazione è gradita. Grazie da parte di Antonello e Susan |
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IMPORTI.
Vi avevo promesso di relazionarvi quello che Susan ed io stiamo facendo con le donazioni ricevute. Abbiamo, ad oggi raccolto 621,89 euro. Abbiamo ordinato 2.500 mascherine e ne abbiamo ricevuto in questo momento 2.140, le altre 360 arriveranno prima del prossimo giovedì 14 maggio. Il prezzo che siamo riuscito ad ottenere, per ogni mascherina del tipo infermieristico, è di 0,21 euro (iva e trasporto incluso), per un valore totale di € 525,00. Abbiamo distribuito a mano, in due giorni, presso il centro di Cali, nella zona amministrativa, per intenderci intorno al CAM, 290 mascherine. Ieri avremo dovuto consegnare ad una organizzazione Umanitaria che collabora con la Polizia Metropolitana di Cali il rimanente di 1.850 mascherine ma per un inconveniente, a noi sconosciuto, siamo stati costretti a rinviare la consegna a domani lunedì 11 maggio… Vi terrò informati. UN GRANDE GRAZIE. Santiago de Cali, 10 maggio 2020 H. 11:32 |
10 MAGGIO 2020 |
Febbraio/MarzoAprile/Maggio/ 2016 |
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