Antonello Zappadu vive y trabaja en Colombia como periodista de la prensa internaciolanes.
Inicia su actividad de foto-periodista muy joven siguiendo la horma del padre Mario, cronista de la Rai – TV. Trabaja y desarrolla algunos reportajes sobre el fenómeno del bandidismo sardo y se hace conocer rápido con algunas importantes exclusivas. Trabaja y colabora con agencias de periódicos nacionales e internacionales.
En los años 80’s realiza un reportaje en India, después en Moscú por la muerte de Leonid Brezhnew. Cualquier año más tarde explora el vasto Continente Asiático, inmortaliza la dramática situación del 38° paralelo, en Korea del sur. En el mismo periodo se traslada en Japón: en Hiroshima, para los cincuenta años del lanzamiento de la bomba atómica de parte de los americanos. Sucesivamente parte para Suramérica, en Ecuador en la búsqueda de los Aucas, los últimos caníbales, donde regresará en el año 1996. En esta última ocasión, para documentarcon su máquina fotográfica la guerra de los Andes. En julio del 2001 el periódico La Unidad publico las corresponsalías desde Suramérica, que narran la dolarización obligada y forzada e las revueltas de los indios contra la privatización del agua.
Fotógrafo de guerra, entra en contacto con la guerrilla colombiana, desarrollando algunos reportajes sobre la elaboración y el tráfico de la cocaína.
En abril del 2007 fotógrafa, en el parque de Villa Certosa en Sardegna, a Silvio Berlusconi, en ese entonces líder de la oposición de la política Italiana, en compañía de cinco muchachas en tiernos comportamientos.
Las fotografías publicadas del semanal “Oggi” vendrán bloqueadas del garante de la privacidad pero la importancia de la noticia y de las imagines vendrán recuperadas de todos los periódicos del mundo.
De nuevo Silvio Berlusconi en el 2009, esta vez como presidente del consejo, denuncia y acusa a Antonello Zappadu de intromisión en su vida privada a la Fiscalía de la Republica de Roma y al Garante de la privacidad. Y Antonello Zappadu acusado de haber tomado, en tres años más de diez mil fotografías que cuentan el estilo de vida y el uso impropio de aéreos militares del Estado Italiano. Le vienen secuestrados el computador, máquinas fotográficas y las fotos en cuestión.
Algunas fotos después tendrán publicadas, gracias a la intermediación de una agencia foto periodística Colombiana sobrepasando la censura italiana, dándolas a El País de Madrid. Además del presidente Berlusconi en las fotos aparece, también el ex primer ministro checo Mirek Topolanek desnudo en vacaciones huésped en la Villa Certosa.
Seguido de las publicaciones de 5 fotos de parte del diario madrileño más de 4500
periódicos en el mundo han publicado las fotos o dado la noticia de las fotos de Zappadu, más
de 200 noticieros en el mundo han comentado la noticia. El periódico de Bogota El
Espectador y la radio israeliana Giz han decretado a Antonello Zappadu como persona del
periodismo internacional que más se halla distinguido en el 2009. Desde el 2004 al 2009
asume el encargo de fotoeditor en el grupo editorial Epolis el cual cuenta con 19 ediciones en
el territorio nacional. Vino despedido, por “justa causa”, en represaría a las publicaciones de las
fotos del periódico El País.
ITALIANO – Antonello Zappadu vive e lavora in Sardegna (Italia). Inizia l’attività di fotogiornalista da giovanissimo seguendo le orme del padre Mario, cronista della Rai-Tv. Lavora e sviluppa alcuni reportage sul fenomeno del banditismo sardo e si fa conoscere subito con alcune importanti esclusive. Lavora è collabora con agenzie di stampa nazionali ed internazionali.
Negli anni ottanta realizza un reportage in India, poi a Mosca per la morte di Leonid Brezhnew. Qualche anno più tardi esplora il vasto continente asiatico, immortala la drammatica situazione del 38°parallelo, in Corea del Sud. Nello stesso periodo si sposta in Giappone: a Hiroshima, per i cinquant’anni del lancio della bomba atomica da parte degli americani. Successivamente parte per il Sudamerica, in Ecuador alla ricerca degli Aucas, gli ultimi cannibali, dove vi tornerà nel 1992 e nel ’96. In quest’ultima occasione, per documentare con la sua macchina fotografica la guerra delle Ande.
Nel luglio 2001 il quotidiano L’Unità pubblica delle corrispondenze dal Sud-America, che raccontano la dollarizzazione obbligata e forzata e le rivolte degli indios contro la privatizzazione dell’acqua.
Fotografo di guerra, entra in contatto con la guerriglia colombiana, sviluppando alcuni reportage sul lavorazione e il traffico di cocaina.
Nell’aprile del 2007 fotografa, nel parco di Villa Certosa in Sardegna, Silvio Berlusconi, allora leader dell’opposizione nella politica Italiana, in compagnia di cinque ragazze in teneri atteggiamenti. Le fotografie pubblicate dal settimanale “Oggi” verranno bloccate dal Garante della Privacy ma l’importanza della notizia e delle immagini verrà ripresa da tutti i giornali del mondo. Sempre Silvio Berlusconi nel 2009, questa volta come Presidente del Consiglio, denuncia e accusa Antonello Zappadu di intromissione nella sua vita privata alla Procura della Repubblica di Roma e al Garante della Privacy. Ad Antonello Zappadu accusato di aver scattato, in tre anni, oltre diecimila fotografie che raccontano lo stile di vita e l’uso improprio di aerei e militari dello Stato Italiano.
Gli verranno sequestrati computer, macchine fotografiche e le foto in questione. Alcune foto poi verranno pubblicate, grazie alla intermediazione di un’agenzia fotogiornalistica Sud-Americana bypassando la censura italiana, da El Pais di Madrid. Oltre al presidente Berlusconi nelle foto compare, anche ex-premier-ceco Mirek Topolanek in vacanza ospite a Villa Certosa.
A seguito della pubblicazione di 5 foto da parte del quotidiano madrileno più di 4500 giornali nel mondo hanno pubblicato le foto o dato notizia delle foto di Zappadu, più di 200 notiziari nel mondo hanno commentato la notizia. Il periodico di Bogotà El Espectador e la radio Israeliana Giz hanno decretato Antonello Zappadu persona del giornalismo internazionale che più si sia distinto nel 2009. Dal 2004 al 2009 assume l’incarico di fotoeditor nel gruppo editoriale EPolis (19 edizioni sul territorio Nazionale).
Verrà licenziato, per “giusta causa”, in rappresaglia alla pubblicazione delle foto sul El Pais,
AGGIORNAMENTO > GIUGNO 2011 >> L’ESPRESSO
‘L’Espresso’ pubblicherà il servizio fotografico nel numero che sarà in edicola da venerdì 17.
Il presidente del Consiglio, dopo aver annunciato che non sarebbe andato a votare i referendum nel suo seggio milanese, si era recato venerdì 10 a Portofino, dove pure possiede una villa, per festeggiare il primo compleanno del nipote Lorenzo Mattia, figlio di Piersilvio. Poco dopo è arrivata anche Marina Berlusconi con i due figli e, più tardi, anche il consigliere e amico del premier Bruno Ermolli. Fuori dalla residenza, tra l’altro, il premier era stato accolto da un gruppo di ragazzi che – vedendo tutte le auto blu e quelle della polizia – gli aveva più volte urlato in coro “bunga bunga .
Detto fatto, da Portofino il Cavaliere si è spostato a Villa Certosa, in Sardegna, dove è rimasto per tutto il week end.
Sabato mattina ha potuto leggere su ‘Repubblica’ le intercettazioni tra Flavio Briatore e Daniela Santanchè che parlavano appunto dei suoi festini, con la nota conclusione del manager piemontese: «Aveva ragione la moglie, è malato».
Il giorno successivo il fotografo Zappadu lo ha immortalato negli scatti che ‘l’Espresso’ pubblicherà domani.
Si tratta di immagini riprese con un potente teleobiettivo dall’esterno della proprietà di Berlusconi. Le ragazze in compagnia del premier non sono chiaramente riconoscibili anche se quella con il vestito azzurro potrebbe essere Francesca Pascale, 25 anni, l’ex soubrette di Telecafone nota per la canzoncina “Se abbassi la mutanda si alza l’Auditel”, in seguito diventata consigliere provinciale a Napoli e politicamente vicina a Lugi Cesaro.
Zappadu, come noto, è l’autore anche di centinaia di altre celebri fotografie scattate due anni fa al Cavaliere, sempre a Villa Certosa, alcune delle quali ritraevano (oltre che le consuete ospiti di sesso femminile) l’allora premier ceco Mirek Topolanek.
Gli scatti all’epoca furono pubblicati dal quotidiano spagnolo ‘El Paìs’ e Zappadu in seguito vinse la causa legale che gli aveva intentato Berlusconi per violazione di domicilio.
Dopo il week end dell’11 e 12 giugno in Sardegna, Berlusconi è tornato direttamente a Roma, ignorando l’udienza del Rubygate che si è tenuta lunedì mattina a Milano.
Incontrando lunedì il leader israeliano Banyamin Netanhiau, lo stesso Berlusconi aveva cercato di ironizzare sulle accuse che gli vengono rivolte, indicando a Netanyahu la grande tela alle loro spalle: «Questo quadro è di Andrea Appiani e rappresenta il Parnaso, cioè il bunga bunga del 1811. Quello lì sono io mentre l’altro è Apicella».
Nel pomeriggio è stato ripreso da una videocamera mentre entrava, nel centro della capitale, in un negozio di bigiotteria e piccola oreficeria per acquistare alcune collanine. Chissà a chi erano destinate.
Il direttore di Epolis, Enzo Cirillo, non poteva licenziare il fotoreporter Antonello Zappadu perché la vendita a giornali italiani e stranieri delle celebri immagini di Berlusconi alla Certosa e all’aeroporto di Olbia non ha violato alcun accordo di esclusiva: era stato l’editore Nichi Grauso a liberarlo da qualsiasi vincolo con una lettera del 17 marzo 2006.
L’ha stabilito il giudice del lavoro Paola Mazzeo nella sentenza con cui ha accolto le tesi degli avvocati Francesca Corda e Daniela Russo ordinando ai curatori dell’azienda editoriale fallita di pagare a Zappadu quanto gli sarebbe spettato se fosse rimasto alle dipendenze di Epolis.
Se il giornale fosse ancora in vita il fotoreporter avrebbe diritto al reintegro del posto di lavoro. Zappadu era stato licenziato in tronco il 9 giugno 2008.
(errato ero stato licenziato il 10 luglio 2009)
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